FLEBOTOMI ZANZARE ZECCHE PULCI
MOSCHE
Da qualche giorno è iniziato il periodo primaverile-estivo.
Nei momenti liberi si esce più volentieri con
il proprio cane per fare delle passeggiate,magari
in qualche bel prato.
Il cane,inoltre,tende a passare un numero maggiore
di ore all'aperto e questo lo espone all'attacco
di numerosi parassiti esterni,come le zecche,
i flebotomi,le mosche,le zanzare,le pulci e
i pidocchi.
La puntura di questi parassiti può rappresentare
un pericolo più o meno grave per la salute del
cane, perchè si può avere da una reazione locale,cioè
un semplice prurito localizzato,ad irritazioni
ed infiammazioni più generalizzate della pelle.
Inoltre questi vettori possono trasmettere attraverso
la loro puntura dei microrganismi responsabili
di alcune malattie,che in alcuni casi possono
essere mortali.
Questa settimana vi do alcune notizie sui
FLEBOTOMI
Cosa sono:
detti
anche pappataci, sono degli insetti simili alle
zanzare,ma di dimensioni più piccole;sono attivi
da maggio-giugno fino ad ottobre. Temono la
luce del sole per cui svolgono la loro azione
infestante nelle ore dell'imbrunire e notturne.
Si nutrono di sangue e attraverso la loro puntura
da cane a cane possono trasmettere un parassita
la Leishmania Infantum responsabile della Leishmaniosi
Viscerale Zoonotica (LVZ)
Dove vivono:
nelle zone costiere e collinari che si affacciano
sul Mediterraneo,incluse le isole,con esclusione
dei grandi centri urbani.Negli ultimi anni però
si sono avute anche segnalazioni,a macchia di
leopardo,in zone a clima continentale,una volta
ritenute non a rischio di infezione.
Cosa fare:
cercare con delle adeguate misure di sicurezza
di evitare che il cane venga punto da questi
insetti.
Applicare periodicamente sul cane prodotti che
abbiano un'azione repellente verso i flebotomi;per
i cani che vivono all'aperto oltre al prodotto
repellente, coprire i canili con delle reti
a maglie fittissime.
Alla fine di ogni stagione estiva,quindi verso
novembre-dicembre,far fare ai cani a maggior
rischio,un test sierologico per controllare
che ,nonostante tutte le precauzioni,
non siano stati contagiati.
Alcune notizie
sulle ZANZARE
Le comuni zanzare per il cane
possono rappresentare un pericolo, soprattutto
in alcune zone, perchè possono trasmettere con
la loro puntura una pericolosa malattia:
la FILARIOSI CARDIO-POLMONARE, causata da un
parassita, Dirofilaria Immitis.
La zanzara infetta mentre punge il cane rilascia
le forme infestanti delle filarie che penetrano
all'interno dell'ospite.
Attraverso il circolo sanguigno le larve in
crescita subiscono delle mutazioni e migrano
verso il cuore del cane dove si sviluppano in
parassiti adulti capaci di produrre nuove microfilarie
circolanti in grado di infettare altre zanzare.
Dove
vivono:
nel nostro paese vi sono zone ad alto rischio
quali il nord Italia soprattutto nella Pianura
Padana; studi recenti hanno dimostrato che anche
nelle zone una volta ritenute indenni,l'infestazione
è diffusa con tassi stimabili tra il 2 e il
5%.
Cosa fare:dato che possono essere colpiti tutti
i cani senza distinzione di
razza,mantello,attitudini ecc,si consiglia di
effettuare annualmente la profilassi con i prodotti
che impediscano lo sviluppo del parassita trasmesso
con i prodotti che impediscano lo sviluppo del
parassita trasmesso al cane. E' consigliabile
inoltre ridurre al massimo i contatti con la
zanzara usando mensilmente i prodotti repelllenti.
Per i cani che non hanno iniziato da cuccioli
a fare la profilassi o che l'hanno interrotta,possono
iniziare a farla in qualsiasi momento, purchè
prima facciamo il test sierologico per accertare
che non sia già avvenuto il contagio.
Alcune notizie sulle
ZECCHE
Cosa sono:
la zecca è un artrope ematofago obbligato, cioè
nutrirsi del sangue del suo ospite,ha dimensione
variabile da 2-10 mm. La sua puntura oltre a
causare irritazione e infiammazione della pelle,può
fungere da vettore di alcune malattie pericolose
par il cane e anche per l'uomo,tra queste le
più conosciute nel cane sono l'Ehrlichia canis
e la Babesia Canis.
Sono
malattie molto gravi possono portare a morte
l'individuo,ma se diagnosticate in tempo rispondono
bene antibiotici specifici.
Dove vivono:
dove trovano da cibarsi,cioè dove possono incontrare
animali,quindi campi erbosi,cespugli,parchi
urbani. Il periodo più a rischio di infestazione
va da marzo/aprile ad ottobre, anche se dipende
molto dalle condizioni climatiche.
Cosa
fare: le zecche generalmente sul
cane si localizzano sul bordo delle orecchie
e sul muso,attorno al collo,a livello di inguine
e ascelle,fra le dita dei piedi,quando
però l'infestazione è massima possiamo trovarle
su tutto il corpo. Il cane va protetto
con l'applicazione mensile di prodotti adeguati
e va trattato mensilmente anche l'ambiente in
cui vive,compresi cucce e giacigli.
Alcune notizie
sulle PULCI
Cosa sono: sono dei parassiti
ematofagi,molto resistenti,da fossili ritrovati
si è visto
che il loro aspetto non è molto variato nel
tempo. Possono emettere dalle 30/40 uova
al giorno non necessariamente devono risiedere
sull'ospite,ma possono saltarvi sopra, nutrirsi
e poi riandare a terra, per cui è molto importante
se si vuole disinfestare
il cane agire anche sull'ambiente.
La loro puntura provoca fastidiose irritazioni,in
alcuni casi addirittura una Dermatite allergica
e possono veicolare la Tenia intestinale.
Dove vivono:
all'esterno dovunque. Nelle case attenzione
ai tappeti,ai divani.
Negli scantinati sopravvivono benissimo fra
legno, segatura ecc..
Cosa fare:
trattare mensilmente i cani sia in estate che
in inverno, perché in casa le pulci sopravvivono
benissimo grazie ai termosifoni. Per interrompere
il ciclo biologico occorrono 6 mesi di trattamenti
sul cane
e sull'ambiente.
Alcune notizie sulle
MOSCHE
Cosa sono: dobbiamo distinguere tra la Mosca
domestica e la Mosca delle stalle.
La prima può essere pericolosa solo nel caso
di ferite infette e aperte o di animali particolarmente
malati, perché può deporvi sopra le larve,creando
ulteriore infezione.
La seconda invece,con la sua puntura dolorosa,provoca
su animali sani delle lesioni,sopratutto sulla
punta delle orecchie.
Cosa fare: usare dei repellenti insetticidi
mensili che abbiano efficacia anche contro questi
fastidiosi insetti.
IL LETARGO DELLE
TARTARUGHE
Il Letargo invernale o estivazione è un processo
fisiologico dovuto al fatto che i rettili sono
ectodermi, cioè la loro temperatura corporea
dipende dalla temperatura ambientale e non è
un semplice irrigidimento dovuto al freddo.
Nei climi temperati sono le variazioni sia termiche,
estate-inverno, che il numero delle ore di luce
a scandire le fasi del letargo, del risveglio
e della riproduzione delle nostre tartarughe.
Nei climi tropicali, invece, queste fasi sono
influenzate dall’alternarsi dei periodi secchi
a quelli piovosi.
Nel periodo della estivazione la temperatura
corporea del rettile si abbassa e con essa rallentano
tutte le funzioni fino a smettere completamente,
tra queste anche il sistema digerente e quello
immunitario. Importantissimo, quindi lasciare
ibernare solo animali in buone condizioni fisiche,
con buone riserve di grasso accumulate durante
il periodo estivo. Gli animali ammalati o debilitati
vanno tenuti al caldo per tutto il periodo invernale,
in modo che possano essere curati e alimentati.
Il periodo di letargo va da ottobre-novembre
fino a marzo-aprile, non deve però superare
le 20 settimane.
Il momento di andare in letargo non è uguale
per tutti i soggetti, è importante rispettare
questi tempi, basta continuare a somministrare
il cibo ai ritardatari.
Letargo all’aperto:
Indicato per animali che vivono in climi dove
la temperatura d’inverno raggiunge lo zero molto
raramente e per brevissimi tempi.
-se libere in giardini con piante cespugli etc.
ad un certo momento scompaiono per ricomparire
in primavera.
-se rinchiuse in un recinto, dovremmo essere
noi a scavare una buca di 50-60 cm, coprire
il fondo con uno strato di terra mista a foglie
e paglia, adagiarvi la tartaruga e coprirla
con uno strato di foglie secche, rami, terra
e sabbia.
Tartarughe
di terra
Tartarughe d’acqua:
se la vasca o fontana è abbastanza profonda
e interrata, non occorre far nulla nel caso
in cui la temperatura esterna scenda difficilmente
sotto lo zero. Se il clima invece è più rigido
i rettili vanno messi in contenitori di plastica
o di vetro con l’acqua che non superi l’altezza
della corazza e portati in luogo fresco tipo
cantina.
Ogni tanto cambiare l’acqua.
Tartaruga di
acqua
Letargo in cantina:
Tartarughe di terra:
-vanno poste in cassette di legno o di plastica
(in queste vanno praticati dei fori sul fondo
per evitare problemi di muffe) riempite di terriccio
paglia e coperte da foglie secche collocate
in ambienti freddi, non umidi e arieggiati temp.
Ideale max 15° C. min. 8° C.
Per animali che vivono in terrari o in acquaterrari,
per indurre il letargo artificialmente basta
diminuire progressivamente le ore di accensione
delle luci e abbassare i livelli termici dell’ambiente,
quando l’attività sarà rallentata metterli in
luogo buio e non riscaldato fino a primavera.
Cose importanti da tenere presente:
-attenzione ai topi e ai ratti, coprire eventualmente
le cassette con reti metalliche fini.
-attenzione all’umidità, se è troppa potremmo
avere la formazione di muffe o di batteri molto
dannosi, se è poca potremmo incorrere in una
disidratazione dei soggetti ricoverati, quindi
la terra va inumidita ogni tanto con uno spruzzatore,
non bagnata.